La nascita e lo sviluppo della versione “elaborata” della piccola grande Autobianchi A112 è opera personale del grande ed indimenticabile Carlo Abarth sempre sensibile al fascino delle piccole vetture e cilindrate.

Nel 1970 il salone di Torino, riservato alla vetture sportive, ospita il piccolo prototipo allestito su base Autobianchi. Nonostante l’ ottima dotazione di un propulsore capace di ben 107HP\8500rpm il progetto non suscitò entusiasmo e fiducia, tanto che fu necessario l’accordo tra Autobianchi ed Abarth per giungere alla produzione in serie negli stabilimenti di Desio MB nel 1971.

La nuova nata monta un motore di derivazione FIAT, portato tramite l’incremento della corsa, da 903 a 982cc per 58HP. Ovviamente un carburatore doppio corpo da 32mm, il servofreno a depressione sui dischi anteriori ed un rapporto al ponte più allungato permettono alla piccola utilitaria di assumere un carattere veramente grintoso in tutta sicurezza con un’ottima guidabilità su strada.

Dopo un buon periodo di successi ed affermazioni nel mercato, finalmente nel 1977 viene definito ed avviato da FIAT il primo Campionato Rally monomarca basato sulla A112 Abarth. Economica, robusta, prestante, agile, attaccata alla strada, questa macchina genera attraverso le corse una vera e propria generazione di piloti che in seguito raggiungeranno risultati importanti in tutto il mondo del Rally: Attilio Bettega vincitore della prima edizione, Fabrizio Tabaton primo nel 78′, Franco Cunico nel 79′ e nel 80′ Michele Cinotto. Molti altri giovani accedono al rally grazie a questo campionato che vede la sua ultima edizione nel 1984. Nonostante un’incredibile longevità agonistica, dal 72’ al 90’ dalla 58 alla 70HP, la piccola non viene mai inserita nei programmi rally di FIAT Abarth. In ogni caso la A112 Abarth è oggi considerata e stimata come l’ultima vettura elaborata di serie marchiata con lo scorpione.

Un ulteriore fenomeno innescato da questa piccola vettura si è verificato nella sua riproduzione in scala ridotta, dove soggetti come Angelo Tron, Mad Models, Ixo, Minichamps, Mercury e la immancabile Politoys, si prodigano nella produzione di modellini che in breve offuscano i consistenti volumi di vendita assicurati dai precedenti modellini Autobianchi come la Bianchina e la Primula.

Oggi la disponibilità di dati, informazioni, immagini, testimonianze varie, è supportata dalle attività sostenute dai collezionisti ed appassionati che organizzano incontri, celebrazioni ed eventi in cui al centro regna la piccola A112.

2 pensiero su “A112 Abarth: la piccola grande storia”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *