Nel 1970 la copertina del numero 36 della Domenica del Corriere è dominata da una grande fotografia a colori della Ferrari 312B condotta dal pilota romano Ignazio Giunti impegnato durante i test che precedettero il Gran Premio d’Italia.

Proseguendo, all’interno, altre fotografie ed immagini di grande impatto e dimensione danno corpo all’articolo “Come si corre un Gran premio” di Franco Goy in cui direttamente dalla parole virgolettate dell’intervista al pilota Ignazio Giunti la descrizione delle caratteristiche del circuito e dei dettagli tecnici ed emotivi delle fasi di gara, in particolare la partenza e l’ultima curva, La Parabolica, sorprendono e colpiscono solo citando alcuni dati, numeri:

3000cc, 12 cilindri boxer, 456CV\11.800rpm, oltre 300Kmh, per la macchina. Si aggiungono quelli riportati personalmente dall’Ing. Mauro Forghieri a proposito dei rapporti del cambio: 140Kmh in prima, 175 in seconda, 215 in terza, 270 in quarta e con la quinta oltre i 300. 391KM fatti di 68 giri alla media di oltre 230Kmh in cui contare 476 staccate con approssimativamente 600 cambi di marcia.

Oltre la sintesi dei numeri, le parole di Ignazio Giunti, fotografato ai box con la squadra durante la preparazione ed in pista da Evaristo Fusar, raccontano, dal volante della 312B, della guida in F1 a Monza: “le due curve di Lesmo, la prima dove si arriva dall’uscita della Curva Grande ad oltre 260Kmh per entrarci in terza a 160Kmh al massimo. La seconda di Lesmo in terza per mettere la quarta in uscita piena per innestare la quinta al sottopassaggio per giungere alla staccata della Ascari a 290Kmh”. La Parabolica: “ per me la posizione più indovinata per entrare nella Parabolica all’ultimo giro è la terza. Sfrutti una scia e balzi avanti, sfrutti l’altra e sei primo”.

Il meglio, secondo me, nella doppia pagina centrale a pieno formato dove l’immagine della tavola dipinta a colori da GB Bertelli esplode il circuito nel Parco con la descrizione grafica dettagliata della pista e delle strutture nel 1970. “Tre piste in mezzo al verde” il titolo di una mini didascalia in basso alla doppia pagina ed al lato un breve articolo, quasi un invito, il cui titolo non ha bisogno di commenti: “Con mille lire tutti possono correre a Monza”.

Dulcis in fundo, la pubblicità. Sdraiata, in formato doppia mezza pagina, una bellissima rossa riccia red full dressed ci seduce per invitarci al piacere dal…benzinaio:

“SCAPPA CON SUPERISSIMA la nuova Super BP con Enerton”

Concludo citando un autore a cui mi riferisco anche solo per l’analogia dei colori, rossi:

“Comunicare è facile, basta lasciarsi andare…” Cit. Vasco Rossi

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