Una slotcar che riemerge da una scatola dimenticata in un armadio ha sempre una storia da raccontare, ma in questo caso si combina con un’altra. Questa P5, originalmente grigia con vetri azzurrati ed in buone condizioni generali, è stata restaurata ed aggiornata seguendo un’ispirazione scaturita dalle immagini di una pubblicazione celebrativa dei 30 anni dell’indimenticabile Ferrari GTO.

I’insolito verde chiaro, i bolli neri ed uno bianco, una striscia di tartan, sono solo alcuni degli elementi che hanno destato curiosità solo al primo sguardo. La macchina della scuderia UDT Laystall di Ken Gregory ed Alfred Moss, padre di Stirling, è stata protagonista di una vicenda, quasi romantica, che inizia alla consegna in fabbrica a Maranello e culmina con la vittoria al Tourist Trophy del ’62 a Goodwood con il telaio piegato nelle prove e le ruote posteriori lasche e mal serrate durante l’unico e vano pit stop.

Il racconto della corsa, se non fosse quello del pilota scozzese Innes Ireland, risulterebbe quasi poco credibile, ma si tratta comunque di una corsa per GT dove i piloti, come a Le Mans, corrono attraversando la pista per saltare a bordo delle macchine schierate a pettine.

Per la cronaca la GTO n°15 parte in pole e resta al comando solo per un giro, poi Big J Surtees, con un’altra GTO, passa in testa e si piazza al comando fino al crash fatale nel doppiaggio della Jaguar di J Clark. La GTO verdina, che aveva sbattuto duro in prova dopo il avere segnato il miglor giro a causa dell’esplosione di un disco freno, percorre gli ultimi giri in testa pressata da G Hill con un’altra GTO fino al traguardo nonostante il sovraccarico di benzina e gli effetti di un maldestro serraggio delle ruote posteriori della sosta al box avessero reso la GTO n°15 insicura e lenta.

Questa P5, forse grazie anche a questa storia ed ai dolci ricordi della pista in casa, ha ritrovato la sua forma migliore per ritornare a farsi rispettare e valere in pista ed in bacheca. Ringraziando il caso che ha fatto riemergere una vecchia scatola, il paziente colorificio per la realizzazione della vernice, TT per la fornitura ed allestimento di telaio e relativa meccanica, ci congratuliamo con Flavio Frigerio per l’accurata ed originale opera di customizzazione di una Policar che non passerà inosservata.

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